La libertà – ogni libertà – è espressione di una facoltà giuridico-politica che perde il suo senso non appena spariscono il limite e la misura che la definiscono. Quando la libertà d’espressione viola il rispetto, reintroduce una sorta di “stato di natura” in cui ognuno può dire e fare quel che vuole. È il tipico caso in cui la libertà, nel suo senso proprio, viene violata in nome di una liceità assoluta che porta ciascuno, proprio come nello stato di natura, a essere unico giudice del proprio limite. Come documenta l’intenso dibattito sul tema, l’equivoco che molti sembrano non vedere sta nel pensare che questa sorta di zona franca garantisca e implementi il potenziale della libertà d’espressione, mentre porta, in realtà, a ridurlo alla sua componente polemica, conflittuale, antagonistica.
Libertà di espressione. «C’è un limite»
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