Di fronte al male

di 

Quando, nel romanzo cui il suo nome dà il titolo, Thérèse Raquin – ormai disfatta dalla paralisi che le ha tolto tutto, compresa la voce e ogni umana espressione del volto – si rende conto che tutti i suoi desideri e sogni di una vita tranquilla, serena, innocente e buona, sono stati distrutti dal crudele assassinio che le ha portato via il figlio, lancia il suo muto grido contro il «Dio malvagio». Nel momento in cui i desideri cullati per tutta una vita, quei desideri che talvolta siamo, magari, riusciti a realizzare in tutto o in parte, incontrano lo scacco, assumono il volto di un male che sembra non avere limiti, misura, confini: un male che niente pare poter mai più cancellare. La vita dà l’impressione di fermarsi e il futuro si blocca.Questo Dossier ne inaugura altri due, in modo da offrire materiale e occasione per riflettere sull’essenziale nesso tra desiderio umano di felicità, dinamica dei bisogni, insidia spesso distruttiva del male. […]