scuola

Don Milani, permanente "signum contradictionis"

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Il centenario della nascita di don Lorenzo Milani (Firenze, 27 maggio 1923) sta moltiplicando dibattiti e scritti su di lui, per altro, numerosi anche negli ultimi anni. Non v’è dubbio: egli è stato figura singolare, geniale, divisiva. E divisivo continua ad essere. Un autentico “signum contradictionis”. Ancora oggi la sua vicenda suscita contrapposizioni nette: pro o contro. Con il rischio di tirarlo, nuovamente, da una parte o dall’altra, classificandolo sotto etichette di comodo, semplificatrici.

La promessa o l’illusione di una scuola democratica

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Nel contesto italiano possiamo parlare in senso proprio di scuola democratica solo con l’avvento della Costituzione repubblicana (1° gennaio 1948). Dall’unità nazionale (1861) alla fine del fascismo la «questione scolastica» si era via via posta sotto altre prospettive. […] Nell’Italia repubblicana la nuova Carta costituzionale, entro il quadro dei princìpi/valori di fondo, delineava anche i contorni essenziali per ripensare il sistema d’istruzione in chiave democratica.