Lino Monchieri (Brescia, 1922-2001) Maestro, scrittore, testimone di pace e libertà
di Luciano CaimiA cento anni dalla nascita, la figura di Lino Monchieri rappresenta ancora oggi l’esempio di un laicato speso a servizio dell’altro. Mosso da una grande passione educativa, fu insegnante e scrittore. Una figura poliedrica, che visse la tragedia della deportazione nazista, e che tuttavia mantenne fino all’ultimo – alla luce del messaggio evangelico – uno sguardo profondamente umano sulla realtà, lo sguardo di un testimone credibile e credente.
Alfonso Pagliariccio, medico per la vita
di Luigi AliciLa Sorella maggiore: Armida Barelli e la santità nell’ordinario
di Barbara PandolfiBernardo Mattarella e la lunga marcia del cattolicesimo democratico
di Giovanni BolignaniAugustin Bea e la Nostra aetate
di Saretta MarottaUno dei protagonisti del Concilio Vaticano II, impegnato in prima persona alla stesura della dichiarazione conciliare su “Le relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane”. Un documento epocale che protesse da tentativi di diluizione, nascondimento o cancellazione che ne avrebbero ridotto o annullato la portata sostanziale. E che gli costo accuse infamanti.
Vittorio Bachelet e lo stile del dialogo
di Luigi ScottiVittorio Bachelet è stato uomo dalla esemplare capacità di ascolto e di ricucitura.
A quarant’anni dal “martirio laico”, il ricordo degli anni al Csm, insieme alle parole da lui pronunciate al momento della elezione a vicepresidente dell’organo di autogoverno della magistratura. Il quadro di un’esperienza assai complessa, ma vissuta cercando sempre motivi di condivisione, di unità e di speranza.
Clemente Riva: maestro e testimone del Vaticano II
di Umberto MuratoreL’eredità del vescovo rosminiano, prete dotto, liberale, austero, pio, non intransigente. Soprattutto, pastore del dialogo ecumenico e interreligioso. Figlio e interprete del Concilio. Da ausiliare di Roma, fece della mitezza una sua cifra, consapevole che è preferibile illuminare invece di combattere, costruire ponti invece di ergere mura, che al principio di autorità bisognava sostituire il principio di persuasione.
Igino Righetti. Il cattolico pensante
di Paolo TrionfiniOttant’anni fa la prematura scomparsa. La traccia da lui lasciata nel panorama del movimento cattolico italiano del Novecento. La dimensione internazionale che lo fa assurgere a costruttore di un’Europa di speranza per i semi gettati nella lunga stagione tra le due guerre mondiali.