Le religioni oltre le frontiere
Osservando la storia religioso-culturale dell’umanità, appare quasi ovvio giungere alla conclusione che non c’è religione senza cultura e viceversa: l’una e l’altra sono inscindibilmente connesse. Questo almeno fino alla modernità occidentale, quando si è pensato che religione e vita civile dovessero essere distinte o separate, benché a uno sguardo attento la stessa modernità occidentale appaia frutto di una particolare religione, quella cristiana.
Editoriale
Sullo “sconfinamento” delle religioni
di Pina De SimoneNell’annata di «Dialoghi» dedicata al tema delle frontiere, non poteva mancare un numero sulle religioni. Non c’è forse infatti nulla di più adatto a mostrare quella che abbiamo chiamato l’“ambivalenza delle frontiere”.
Le religioni contribuiscono a tracciare i confini, sono principio di identificazione e di orientamento nel reale e, nello stesso tempo, portano in sé una forza di sconfinamento”, una tensione all’universale e all’assoluto che non si lascia contenere in confini culturali o geografici e che spinge verso l’oltre divenendo, per ciò stesso, principio di incontro possibile tra gli esseri umani.
Le religioni sono principio di identità, lo sono state sicuramente nella storia. Nel loro intrecciarsi alle culture hanno contribuito a definire la fisionomia di vita dei popoli. Sono luogo di elaborazione del senso, spazio di determinazione dei valori che consentono di orientarsi nella realtà. Lo spazio e il tempo della vita degli esseri umani, per secoli e in...