Pluralità delle culture e comunità
Al culmine del secolo dei Lumi, Immanuel Kant, nell’operetta Risposta alla domanda: “Che cos’è l’Illuminismo?”, in forma lapidaria scriveva, tra l’altro: «Illuminismo è uscire dallo stato di minorità. Sapere aude: abbi il coraggio di usare della tua propria intelligenza». Sembrava la delineazione di un programma di valorizzazione del soggetto, che supponeva tuttavia la capacità dello stesso di raggiungere verità, anche solo di ordine morale, condivisibili da tutti.
Editoriale
Augurati che sia lunga la via
di Pina De SimoneNon pretendiamo di dare un commento letterario della celebre poesia di Konstantinos Kavafis; non proveremo neppure a darne una esegesi fondata sulla dettagliata conoscenza della vita e delle opere del suo autore. Lasceremo piuttosto che questi versi ispirino la nostra riflessione sul viaggio che è la vita stessa e sugli incontri che ne segnano l’andare.
Nel tempo del turismo di massa, del consumo dei luoghi e delle tradizioni, secondo la logica del mordi e fuggi, vorremmo riproporre il valore del viaggio come incontro.
C’è una forza di apertura, una potenza di coinvolgimento nel viaggiare. Metafora della vita è il viaggio. E anche in questo nostro tempo attraversato più che dal disorientamento, da un senso di profondo straniamento, il viaggio, il come del nostro viaggiare, esprime quello che siamo, la percezione del reale e dell’umano che ci portiamo addosso, il nostro modo di rapportarci alle cose e agli altri, il senso che abbiamo di noi stessi.