Altri fili spinati ostacolano il sogno della pace. Innanzitutto, quello che parte dai confini orientali d’Europa, dove Putin ha scatenato la guerra in Ucraina proprio mentre iniziava l’incontro di vescovi e sindaci del Mediterraneo a Firenze. Da qui sono partiti ripetuti appelli alla pace. «L’importante è avviare un percorso, che da Firenze conduca lontano». Così la pensa Mario Primicerio, che del capoluogo toscano è stato primo cittadino dal 1995 al 1999, sulla scia del suo maestro Giorgio La Pira, il “sindaco santo”.
Con «Dialoghi» Primicerio, professore emerito di meccanica razionale all’Università di Firenze e accademico dei Lincei, riflette sull’iniziativa che ha inteso coinvolgere i vescovi del bacino del Mediterraneo e, in contemporanea, i sindaci di cento città affacciate sul Mare Nostrum. «Siamo tornati alle convergenze parallele», dice con una battuta Primicerio, membro del Comitato scientifico dell’Incontro di Firenze, concepito per l’appunto sul doppio fronte ecclesiale e civile.
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