Dossier

Libertà di espressione. «C’è un limite»

a cura di Roberto Gatti

La libertà – ogni libertà – è espressione di una facoltà giuridico-politica che perde il suo senso non appena spariscono il limite e la misura che la definiscono. Quando la libertà d’espressione viola il rispetto, reintroduce una sorta di “stato di natura” in cui ognuno può dire e fare quel che vuole. È il tipico caso in cui la libertà, nel suo senso proprio, viene violata in nome di una liceità assoluta che porta ciascuno, proprio come nello stato di natura, a essere unico giudice del proprio limite.

La libertà della Chiesa nella società democratica

a cura di Giuseppe Dalla Torre

All’indomani della pubblicazione, nel 1995, dell’enciclica di Giovanni Paolo II sul valore e l’inviolabilità della vita umana Evangelium vitae, in un editoriale pubblicato su un autorevole e tra i più diffusi quotidiani italiani, un noto opinionista invitava con molta forza il Governo a denunciare il Concordato.

Ortodossi tra noi

a cura di Mansueto Bianchi, a cura di Piergiorgio Grassi

Da tempo studiosi del mondo dell’Ortodossia osservano che essa trova poco spazio nella pubblicistica quotidiana e nelle riviste scientifiche più diffuse. Anche l’attenzione del credente medio italiano raramente si sofferma su questo universo religioso, che pure da anni ormai è presente nel nostro paese in forma sempre più consistente. È del 2011 la pubblicazione, presso le Edizioni Dehoniane di Bologna, dei risultati di una più sistematica ricognizione delle diverse presenze ortodosse, raccolti a cura di Gino Battaglia in un volume dal titolo L’ortodossia in Italia.

Presente e futuro delle città

a cura di Lorenzo Caselli, a cura di Ilaria Vellani

La città è un progetto che nasce dalla volontà di vivere insieme, un progetto radicato nella storia, nella cultura, un progetto che si vorrebbe aperto alla speranza. D’accordo! Tuttavia, chi fa il progetto? Chi sono quelli che vogliono e possono vivere insieme? Quali storie? Quali culture? Quali speranze? Ce ne sono tante. Non è facile rispondere a tali interrogativi. La città, crocevia di contraddizioni, è tante cose contemporaneamente.

La cura dei beni comuni

a cura di Gregorio Arena

Vorrei iniziare proprio dalle ultime parole del bellissimo discorso che il presidente Mattarella ha fatto alle Camere nel febbraio scorso, quando, dopo aver elencato i volti degli italiani che lui immaginava di vedere, ha detto: «Questi volti e queste storie raccontano di un popolo che vogliamo sempre più libero, sicuro e solidale. Un popolo che si senta davvero comunità».

L’umano tra natura e cultura

a cura di Luigi Alici

La questione al centro del Dossier è in continuità con quello del numero precedente, dedicato al naturalismo, di cui rappresenta uno sviluppo, tentando di allargare la prospettiva al rapporto tra natura e cultura. I momenti di svolta più importanti nella storia della civiltà occidentale potrebbero essere riletti proprio come risultato di una modificazione di tale rapporto.

Il naturalismo in questione

a cura di Andrea Aguti

Chi segue il dibattito culturale odierno, e in particolare quello filosofico e scientifico, si sarà senz’altro imbattuto più di una volta nel termine «naturalismo».

L’arte di re-incontrarsi

a cura di Giovanni Grandi

Essere connessi sembra sia il grande imperativo dell’era digitale: uscire dalla rete, anche temporaneamente, è un po’ come perdere pezzi di vita. In quest’ansia di collegamento permanente alla community si riflettono desideri di sempre: essere riconosciuti, potersi incontrare, forse anche trovare aiuto o semplicemente avere l’opportunità di comunicare e condividere. Tante sfaccettature che esprimono una grande consapevolezza: vivere è essere-insieme. Soli, isolati – disconnessi – si muore.

La sussidiarietà può ancora unire

a cura di Andrea Porcarelli

Tentare di leggere le dinamiche che caratterizzano l’evoluzione del tessuto sociale, nel tempo in cui viviamo, è un’impresa complessa ed ogni tentativo si rivela inevitabilmente parziale, a motivo della fluidità e magmaticità della cultura e della società. Cionondimeno è bene tentare, perché per agire e portare un contributo positivo è importante cogliere i nodi problematici essenziali che cercheremo di affrontare in prospettiva pedagogico-educativa.

Lavoro, mercato e formazione

a cura di Ilaria Vellani

I dati sulla disoccupazione giovanile nel nostro paese vengono diffusi in modo martellante. Sono dati che colpiscono per la loro drammaticità e che, nella ripetizione con cui vengono comunicati, contribuiscono ad accrescere un senso di immobilità, se non di ripiegamento, non solo del mondo del lavoro, ma dell’intera società italiana. Il lavoro è centrale nella vita di una comunità civile perché è centrale nella vita delle persone. Il lavoro è centrale non solo con riferimento all’art.

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