Pluralità delle culture e comunità
Il viaggio verso Itaca è metafora potente della vita: quello che conta è come viviamo la strada. Sono l’apertura autentica all’altro e l’ascolto profondo dei luoghi attraversati che trasformano la nostra esistenza in un percorso di umanizzazione e consentono l’emergere del senso di comunità.
Con il ritorno di Trump alla Casa Bianca, tra mosse radicali e sfide geopolitiche, l’Europa fragile e divisa deve affrontare un nuovo unilateralismo. Intanto, populismo e nazionalismo avanzano, minacciando libertà e diritti, mentre difendere democrazia e partecipazione diventa una sfida sempre più urgente.
Sotto la spinta di un pontificato instancabile e coraggioso, la Chiesa sta vivendo una stagione di grande dinamismo e impegno. In un quadro ecclesiale e sociale certamente non facile, il percorso sinodale e l’evento giubilare offrono la possibilità di un profondo rinnovamento, coltivando in particolare la sinodalità, il discernimento e la profezia.
L’individualismo crescente e la perdita progressiva di valori condivisi stanno determinando una frammentazione sociale sempre più evidente, favorendo la ricerca di leadership forti e l’influenza di poteri economici sulla costruzione di un’identità collettiva. Anche le comunità cristiane risentono di queste dinamiche, manifestando una privatizzazione della fede e difficoltà nel coltivare forme autentiche di comunione. È necessario proporre un modello di unità nella diversità, che valorizzi la pluralità culturale e la ricchezza del Vangelo senza imporre uniformità, ispirandosi al Sinodo e all’immagine del poliedro. Le comunità cristiane possono così diventare un riferimento di coesione nella diversità.
La Costituzione è garanzia e strumento di promozione del pluralismo sociale e culturale. Il principio pluralista, unitamente a quello personalista e a quello solidarista, sono gli architravi dell'edificio costituzionale, della "casa comune" disegnata nell'articolo 2.
Oltre quattrocento teologi da tutto il mondo, nel corso del Congresso da titolo “Il futuro della teologia: eredità e immaginazione”, promosso dal Dicastero per la Cultura e l'Educazione, hanno esplorato nuove forme di ricerca teologica in linea con le prospettive di Veritatis gaudium e Ad theologiam promovendam. Un approccio sinodale che supera il modello accademico tradizionale, dando voce a esperienze concrete.
Recensione a P. Donati, Una cultura che trasforma il mondo. La vita come relazione.
Recensione a P. Benanti, Il crollo di Babele. Che fare dopo la fine del sogno di Internet?
Recensione a L. Capuzzi, V. Daloiso, A. Mariani (a cura di), Donne per la pace. Voci che hanno cambiato la storia.
Nel centenario della nascita di Italo Mancini, Urbino celebra il filosofo-teologo che ha intrecciato fede, filosofia e giustizia sociale. Il suo pensiero, tra Barth, Bultmann e Bonhoeffer, propone un cristianesimo radicale e una filosofia del diritto fondata sulla riconciliazione e sull’impegno etico.