Cieli nuovi e terra nuova
L’eterno nel quotidiano
La riflessione su “l’eterno nel quotidiano” fa i conti con una asimmetria: si dice “quotidiano” ciò che è alla mano, mentre “eterno” esprime una dismisura; l’uno è l’ovvio, l’altro l’inaudito. Nello stesso tempo, avvicinati, i due termini sembrano richiamarsi, rincorrersi, in modo inquieto.
Comunità autorità ministeri
Indagini sociologiche, ma anche percezioni prescientifiche, attestano che il senso della “cosa comune” è andato gradualmente erodendosi negli ultimi decenni, benché in alcune tragiche circostanze riemerga, anche solo per tempi brevi: l’iniziale reazione alla pandemia e alla guerra in Ucraina testimoniano che la solidarietà non è morta.
La «fine del potere» e la fiducia da ricostruire
«La democrazia è decisamente sopravvalutata», recita una delle frasi preferite di Frank Underwood, l’immaginario presidente degli Stati Uniti protagonista della serie televisiva House of Cards. Ed è davvero difficile trovare una formula che in modo più efficace restituisca la portata della sfiducia che attraversa le nostre società e che mina in profondità le stesse basi delle nostre istituzioni.
Autorità, libertà e carismi
L’ attuale discussione intorno alle prospettive di una promozione della sinodalità nella Chiesa non di rado si annoda intorno all’asserto, spesso assunto a una sorta di dogma indiscutibile: La Chiesa non è una democrazia. Eppure è facile controbattere: Ma neppure è un’autocrazia! Per quanto il papato abbia sfiorato qualche volta, nel corso della storia, il rischio di trasformarsi in un potere autocratico, questo in realtà non è mai avvenuto. Non ha avuto affatto questo significato la definizione dell’infallibilità del papa emanata dal Concilio Vaticano I.
La comunità: luogo dell’esperienza credente
Per affrontare il tema del ruolo della comunità nella vita di fede sembra opportuno premettere qualche breve osservazione sulla dimensione comunitaria dell’essere cristiani. Infatti, per quanto la fede sia un’esperienza radicalmente interiore, decisa dalla libertà di ciascuna/o e giocata là dove risiede il mistero più profondo della persona, essa è anche costitutivamente comunitaria. Chi crede nel Vangelo sa di averlo ricevuto e di essere chiamata/o a testimoniarlo: in questo modo la condivisione della medesima esperienza è tutt’uno con l’esperienza stessa.
Eschaton come evasione o stimolo all’impegno nella storia?
Perdita di tensione escatologica e di passione nei confronti della costruzione della città dell’uomo vanno insieme in un tempo di metamorfosi radicali. L’uomo contemporaneo non guarda più al cielo.
Camminare insieme, al tempo dell’incertezza
Nella celebre Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams si esigono «aree di dubbio e d’incertezza rigidamente definite». Sembra la battuta di un umorista inglese che abbia esagerato con la birra al pub dell’angolo, ma è fisica quantistica per principianti, come il gatto di Schrödinger che è nello stesso tempo vivo e morto, a seconda del luogo di osservazione. Se incertezza dev’essere, che sia allora inquadrata, incasellata, codificata. Perché essa genera disordine e ansia.
Tra Benares e Gerusalemme. Cristianesimo e religioni orientali
La luce viene da Oriente. L’esperienza fisica si è trasformata presto in esperienza “spirituale”. Il sorgere del sole è diventato, nei popoli segnati dal cristianesimo, il sorgere del Sole. L’antica liturgia battesimale e la struttura degli antichi battisteri lo richiamavano: scendere nell’acqua da Occidente e risalire verso Oriente significava aprirsi alla Luce che è Cristo, come soprattutto nel Vangelo di Giovanni si confessa fin dall’inizio (cfr. Gv 1,9).