Carlo Maria Martini, profeta della Parola
Prima ancora di parlare, Martini ascoltava. Ascoltava le Scritture con il trasporto dello studioso e l’umiltà del credente. Ascoltava la Chiesa nei suoi travagli, senza idealismi. Ascoltava il mondo, le sue inquietudini, le sue obiezioni. Nelle sue 23 lettere pastorali – veri esercizi di discernimento spirituale – emerge un’idea forte e radicale: comunicare è farsi vuoto per accogliere. Non si tratta solo di metodo, ma di teologia. L’ascolto è il primo atto della fede, perché Dio stesso è un Dio che ascolta il grido del suo popolo.