Il lamento non udito della pace
Mancano ottantanove secondi a mezzanotte. Mentre scrivo, l’orologio dell’apocalisse, il Doomsday Clock, segna l’ora più buia della nostra storia. Da quando fu creato all’Università di Chicago nel 1947, due anni dopo Hiroshima e Nagasaki, il Bulletin of the Atomic Scientists indica con le sue lancette simboliche i pericoli per il pianeta: cambiamento climatico, guerre, pandemie. È buio, «tutti vanno nel buio», come nei Quartetti di T.S. Eliot: «gli uomini di stato e i governanti, / i distinti funzionari, i presidenti di molti comitati». È buio. E noi a chiederci come sia stato possibile.